A MIO FRATELLO

Se vivendo di giorno in giorno,
la vita mi apparisse monotona e scempia,
volgerò a Te solo il pensiero, fratello mio,
e dolente invocherò lo spettro del ricordo,
degli infantili anni, degli innocenti giochi,
della persa allegria, ove ignaro tutto della
sofferenza, che oggi mi attanaglia il cuore,
correvamo lieti per pascoli fioriti e verdi aree
di boschi e ognun vedeva per l’altro.
Ora, per Te pregando, ancora mi pento
dei dì passati in volontario esilio,
per l’illusione d’una diversa vita
gonfiata a vanvera e a materialità.
Ma se premio mi è dato, prego Iddio,
quando sarò morto, d’avvicinarmi a Te,
fratello, a Te che ti ho sempre amato
.     

Pubblicata su: Cronache Italiane- Canzoniere Italiano – 1994/1995