A
LEI
Vorrei,
in un sito d’un mondo
lontano, trarti in disparte, e
poi spingermi oltre osando
crederti mia unica Dea. Vorrei,
come una dama, sederti accanto in silenzio, nutrirmi
dei tuoi aliti, di Te, astro
sorgente in un cielo d'amore. Contemplare,
al cospetto del mare, i
tuoi occhi, le labbra inumidite e rosee. Immaginare
stringerti al petto e poi dirti... di
me ... di noi ... di un sogno .... Ma
il virtuale diventa reale e temo
tutto e tutti. Così mi nascondo,
a te, a noi, alle leggi del
mondo, e sempre più vile mi rendo. Lungi,
affogo il timore e rifugio e' il sogno di
correre a Te, idolo fra gl'idoli, scoglio possibile
nell’ etereo spazio d’un'altra più
amena dimensione. Allora
stringo gli occhi fuggendo la realtà
e vedo: Te e me, in
un mondo nuovo, dove tutto si può
e l'anima sposa di chi vuole. E
prego le Furie, figlie dell’Acheronte, di
porre nelle tue candite mani il più gran dono oh.. mia Cara: la fiaccola dell’amore e il pugnale del
dolce sentimento . Ora
sì m'appari maestosamente bella, mio
astro, mia Dea, mia amica e sorella. Allora un
grido di gioia riempie il
mio cuore che euforico strilla : amore !. IX concorso Internazionale |